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Aziende Edili con patentino
Dopo due anni di attesa la Camera ha approvato ieri, in prima
lettura, il disegno di legge sull'attività del costruttore edile e
delle imprese «affini» (finitura e restauro). Il sì è arrivato con
una maggioranza trasversale schiacciante di 437 favorevoli, 15
astenuti e la sola Ileana Argentin (Pd) contraria.
Il provvedimento stabilisce dei requisiti di accesso al settore
(dalla formazione, all'onorabilità fino all'attrezzatura tecnica
minima) che dovrebbero espellere dal mercato tutte le imprese non
strutturate gestite da costruttori o artigiani «improvvisati».
«In edilizia - spiega la relatrice Manuela Lanzarin (Pdl) -
purtroppo sono molto frequenti episodi di concorrenza sleale,
incidenti sul lavoro o di scarsa qualità che derivano proprio dalla
presenza di imprese nate dall'oggi al domani senza requisiti».
La storia del «patentino» per il costruttore parte da molto
lontano: è dal 2004 infatti, due legislature fa, che si tenta di
approvare un provvedimento del genere. «Noi ci lavoriamo dal 2009 -
continua Lanzarin - siamo riusciti ad elaborare un testo riunendo
sette proposte bipartisan e lavorando a stretto contatto con le
categorie: dagli artigiani, ai costruttori dell'Ance e ai
sindacati».
Dall'arrivo della nuova legge, chi vorrà fare l'imprenditore
edile dovrà avere alcuni requisiti di onorabilità. In pratica, non
dovrà avere riportato condanne penali definitive per reati contro
la pubblica amministrazione, bancarotta, usura ed emissione di
assegni a vuoto. Sul fronte penale saranno ostative solo le
condanne a una pena superiore ai due anni.
Anche sul piano tecnico la conduzione dell'azienda dovrà essere
affidata a un responsabile. Il Ddl fissa indica chi può ricoprire
questo incarico (peraltro non da consulente esterno, ma solo da
dipendente o titolare): gli unici a poter partire subito saranno i
professionisti tecnici (architetti, ingegneri, geometri e periti)
iscritti all'Ordine e in attività da due anni almeno. Tutti gli
altri, compresi i neolaureati, dovranno affrontare un corso che va
da un minimo di 80 ore a un massimo di 250 per gli operai. Previsto
anche un esame finale da svolgersi presso gli enti bilaterali
paritetici (costruttori-sindacati) che già oggi si occupano di
formazione. I programmi dettagliati dei corsi saranno stabiliti su
base regionale.
Infine l'imprenditore dovrà soddisfare anche requisiti di natura
tecnica: dovrà dimostrare di possedere attrezzatura per 15mila euro
(valgono anche leasing e noleggio). Con un emendamento approvato
ieri, poi, la Camera ha dimezzato questa soglia per la categoria
degli «affini» (dall'imbianchino al parquettista, esclusi gli
impiantisti). Sempre ieri la Camera ha anche eliminato il balzello
di 500 euro per la prima iscrizione alla futura sezione edilizia
della Camera di commercio. Ma le Camere potranno chiedere quote per
la copertura di eventuali oneri.
Una volta approvata la legge - che ora passa al Senato - varrà
solo per le nuove imprese: tutte le realtà già esistenti saranno
abilitate anche in deroga ai requisiti richiesti per la nuova
figura del responsabile tecnico.