ECOINCENTIVI
ECO-INCENTIVI 2010 casa: ristrutturazioni edilizie senza
DIA, tutte le opere liberalizzate e le critiche al
decreto
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Nel decreto approvato dal Governo lo scorso venerdì che regola
gli eco-incentivi 2010, insieme ai finanziamenti per l'acquisto di
elettrodomestici, agli incentivi per gli scooter e quelli per case
più efficienti, è stata introdotta la norma che deregolarizza le
ristrutturazioni edilizie permettendo alcuni interventi senza la
preventiva Denuncia di Inizio Attività (DIA) al Comune di
competenza e senza l'intermediazione, quindi, di tenici:
architetti, geometri, periti e ingegneri.
La nuova norma modifica l'articolo 6 "Attività edilizia libera"
del Dpr 380/2001 (Testo unico dell'edilizia), aggiungendo le
manutenzioni straordinarie all'elenco degli interventi realizzabili
senza titolo abilitativo. Tra le opere realizzabili senza necessità
di Dia, anche l'installazione di pannelli fotovoltaici e solare per
riscaldamento ed acqua calda sanitaria, purché senza serbatoi
esterni "a vista" e che non vengano installati in zone di centro
storico ( zone definite "A" nei regolamenti comunali) ovvero, in
ogni caso, non soggette a vincoli architettonici e paesaggistici.
Non in tutte le regioni, infatti, era stata "liberalizzata"
l'installazione di tali pannelli.
Tra gli altri interventi realizzabili senza necessità di Dia,
figurano, in generale, tutti gli interventi di manutenzione
ordinaria già precedentemente definiti ad "edilizia libera" e che
alcuni comuni, ad esempio, già assoggettano all'obbligo di semplice
comunicazione anche in carta libera, agli uffici comunali
competenti, senza presentare pratiche o richieste particolari di
autorizzazione.
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria
deregolamentati, tutti quelli che:
non riguardano parti strutturali degli edifici;
non comportano aumento del numero delle unità immobiliari e non
implichino incremento degli standard urbanistici;
In pratica, tra le opere liberalizzate ci sono anche:
la pavimentazione e finitura di spazi esterni e arredi nelle
pertinenze degli edifici;
le opere temporanee, serre, mobili stagionali, movimenti di
terra per le attività agricole.
interventi di eliminazione di barriere architettoniche;
opere temporanee di ricerca nel sottosuolo;
aree ludiche senza fini di lucro.
L'eventuale certificato antincendio, dove previsto, sarà
rilasciato in via ordinaria dopo l'esame a vista dell'impianto. Le
opere dovranno comunque rispettare le più restrittive disposizioni
regionali, gli strumenti urbanistici comunali e le altre normative
di settore e non dovranno comportare, come già detto, l'aumento del
numero delle unità immobiliari né implicare l'incremento degli
standard urbanistici.